Questo libro si presenta come un saggio sull’universale mondo keatoniano. Attraverso una lettura e una riscrittura del capolavoro Sherlock Jr. l’analisi mostra lo stretto rapporto con altri film di Keaton e con opere di altri registi degli anni 20.
Keaton inventa e propone un nuovo modo di ridere e sorridere. A più livelli. Sherlock Jr. e i suoi film infatti fanno ridere sia un pubblico infantile per i gag a incastro, per il ritmo sul fortissimo e per le fughe-rincorse, sia un pubblico adulto per il metodo con cui è costruita e realizzata l’azione, sia un pubblico di intellettuali e di artisti per le invenzioni architettoniche sia nello spazio sia nel tempo. Il linguaggio di Keaton è a più strati e contemporaneamente universale. Non ha bisogno di traduzioni perché è comprensibile ovunque. Il libro di Francesco Ballo presenta e mette a fuoco proprio il metodo e il linguaggio di Buster Keaton, evidenziandone le peculiarità uniche e fantastiche, contemporanee a quelle degli artisti del suo periodo. Si tratta di uno studio analitico che pone al centro dell’attenzione il film Sherlock Jr. indagandone ogni singola inquadratura e confrontandolo con gli altri suoi film. Lo studio però non si limita al solo film analizzato, ma propone gli esordi del piccolo Buster con i genitori nel Vaudeville, la sua cinefilia precedente il fondamentale incontro con il grande e famoso Roscoe Fatty Arbuckle, che lo fa esordire nel mondo cinematografico, diventandone il maestro. Keaton allo specchio: l’uomo con la macchina da presa e l’uomo davanti alla macchina da presa. A compendio di questo studio Ballo pubblica una sistematica filmografia keatoniana dal 1917 al 1966, anno della sua morte. Cinema, TV e spot pubblicitari.